Le Scelte Educative

  

Il bambino e la bambina al centro

Il bambino, la bambina, il ragazzo, la ragazza… al centro! Nella scuola si guarda al bambino e alla bambina che crescono e che diventano ragazzo e ragazza; sono posti al centro dell’azione educativa e diventano quindi protagonisti del loro apprendere. La prima attenzione è rivolta alla persona affinché ciascuno si senta parte attiva nella relazione educativa e nell’apprendimento, riconosciuto nelle potenzialità individuali e sostenuto nelle incertezze personali.

Accoglienza e attenzione al benessere

In un clima di accoglienza, di benessere e di accettazione reciproca i bambini hanno la possibilità di riconoscere se stessi e gli altri come persone, con limiti e punti di forza, e maturare insieme un atteggiamento di fiducia. Ciascuno si scopre unico e diverso dall’altro e viene incoraggiato a riconoscere e accettare la propria originalità/diversità. In questa ottica il singolo è risorsa per la comunità e la comunità sostiene i singoli, ne accompagna la crescita, verso un progetto più ampio, in una prospettiva di educazione continua, per tutto l’arco della vita.

   

Didattica Attiva

Bambini e ragazzi possono essere protagonisti dell’ apprendimento se vengono posti in ambienti attivi, esplorativi e costruttivi, in cui non sia predominante la didattica trasmissiva, ma quella attiva e laboratoriale, incentrata sul “fare” e sullo “scoprire”. La scuola è pensata come una scuola attiva, nella quale lo stile metodologico muove i bambini e i ragazzi verso il loro apprendimento. I docenti condividono una formazione e un dialogo sullo sfondo pedagogico e sulle metodologie didattiche.

Uno sguardo speciale agli alunni con particolari bisogni

La normativa  ha introdotto disposizioni che il nostro Istituto realizza attraverso specifiche scelte metodologiche ed educative. Si predispone un apposito Piano Didattico Personalizzato (PDP) e, nelle classi prime, si attuano azioni di monitoraggio degli apprendimenti in letto-scrittura e in ambito logico-matematico finalizzate a valutare l’efficacia dei metodi di insegnamento e a segnalare eventuali casi sospetti di DSA, così come previsto dalla Legge 170/2010. Inoltre, attraverso la funzione del Referente di Istituto, a richiesta viene offerta consulenza alle famiglie per una conoscenza più approfondita delle risorse tecnologiche e delle tecniche di studio.